Buggles

Il ballo dei giovani boomers 4 – lae fahomme machine

Caro lettore, è il momento di confidarmi con te. Sono arrivato al momento che sempre mi capita, quando penso ad un argomento: parto da una ipotesi precisa, drastica, perentoria; mi serve come chiave per entrare nelle varie stanze dell’argomento; e più giro per le stanze, e più mi accorgo che questa tesi non è sbagliata, ma solo una parte di qualcosa di più ampio; che ci sono più aspetti della questione; e che dunque questa ipotesi si verifica, ma con meno drasticità, più sfumature e contraddizioni. Perché così è il reale. Che è sempre più grande del tuo/mio cranio

Ero partito da questa ipotesi, copio incollo dalla prima puntata: “La tesi che qui provo a proporre è che, durante gli anni 80 del secolo scorso, si completa il percorso sociale e musicale attraverso cui il ballo di musica popolare diviene una manifestazione solipsistica e talvolta narcisistica, laddove in precedenza era una forma di approccio e incontro/corteggiamento fra persone attraverso il contatto.”

Ti ho mostrato la versione di Satisfaction del primo LP dei DEVO. 1979. Disco prodotto da Brian Eno, personaggio chiave in questo racconto. Non si era mai visto niente di simile. I DEVO sono un prodotto molto particolare DE-evolutissimo, surreale. Il video di Jocko Homo, brano che contiene le parole che danno il titolo all’album, resta tuttora sconvolgente, abnorme.

Eno e i DEVO si lasceranno. La storia continuerà a farla ENO, che continuerà la sua collaborazione con David Byrne e i Talking Heads, cominciata nel 78 e maturata in pieno con Remain in Light il cui hit era Once in a Lifetime. Entriamo negli anni ’80. Nelle discoteche rock si ballerà così. Il rock non è mai stato così ballabile. Ma si balla da soli, con le proprie nevrosi, i propri tic.

Il video, già: perché non parliamo più solo di musica, di giradischi, di discoteche, di elettronica sofisticata e indice di avanguardia. La televisione cambia. Diventa a colori, a più canali, anche privati. Il video elettronico prende il posto del cinema analogico, diventa quasi alla portata di tutti. Così gli strumenti elettronici: al posto di sintetizzatori grandi come armadi, monofonici, e degli strumenti che nei 60 e 70 hanno segnato l’epoca (piano elettrico, mellotron, organo hammond con leslie) si diffondono synt leggeri, economici, polifonici, che emulano sempre meglio con preset il suono degli strumenti musicali, vecchi synt compresi. Il suono digitale prende piede negli studi di registrazione, anche se attraverso fasi intermedie che attraversano gli anni 80; il suono della batteria elettronica diventa imperante, con il suo tempo predefinito, astratto, inalterabile.

In ogni caso il VIDEO diventa il principale canale di diffusione delle novità: spesso vere e proprie opere d’arte, piccoli capolavori, genere cinematografico. Il video soppianta la radio.

Video Killed the Radio Star è un altro brano che ha fatto epoca che ci consente di introdurrre un altro protagonista del nostro racconto: Trevor Horn. Dopo il successo avuto con the Buggles, Horn continua la sua carriera di producendo gruppi come i Pet Shop Boys e Frankie Goes to Hollywood, e direttamente, con il approccio sofisticato alla dance elettronica, nel suo gruppo ART OF NOISE.  Elettronica, musica ex machina, Homme Machine: Max Headroom

Gli Art of Noise sono un gruppo comunque un po’ di nicchia, che strizza l’occhio all’avanguardia. Ma nello stesso anno Trevorn Horn produce il settimo disco di Grace Jones, cantante attrice modella allora all’apice del successo. E’ un momento particolare, in cui la moda e il design si saldano con l’arte e con questo tipo di musica, ballabile, ed elettronica, popolare  e sofisticata.

Grace Jones è una perfetta rappresentazione: statuaria androgina. Donna androgina, macchina sensuale. Homme-femme machine, perfettamente nei termini di La Mettrie.

Si comincerà a parlare di “Post umano” o di “Trans umano” solo 10 anni più tardi. Ma indubbiamente in questo caso la musica – la musica “pop” che si balla anche nelle discoteche, che ascoltano, vedono e ballano gli allora giovani “boomers” anticipa nettamente questa tematica rispetto alle teorie. Il senso anticipa l’intelletto in proposito. Tout se tien.